Psicologia transpersonale
Da alcuni decenni si è
sviluppato nel campo della psicologia un movimento di pensiero
attento alle potenzialità e qualità più
elevate dell’individuo, oltre che alle sue difficoltà.
Si tratta del movimento della psicologia Transpersonale,
il quale integra l’esperienza della psicologia occidentale,
soprattutto del filone gestaltico, esistenziale, umanista,
con le tradizioni mistiche orientali basate sulla meditazione
(come lo Yoga, lo Zen, il Sufismo) e con quelle sciamaniche
basate sull’estasi e sul contatto diretto con le forze
della natura. Subisce inoltre una forte influenza dalle più
recenti acquisizioni della fisica moderna e della biofisica
ed è in stretto rapporto con altre scienze quali la
sociologia e l’antropologia.
Il termine “Transpersonale”
applicato alla psicologia sta ad indicare quelle aree
della realtà psichica che si estendono oltre l’identificazione
con la personalità individuale.
Questo nuovo modello si caratterizza pertanto come il contributo
degli ambienti scientifici allo studio e alla comprensione
dell’esperienza interiore di ordine trascendente.
La prima associazione internazionale fu fondata negli Stati
Uniti nel 1969 da Charlotte Buhler, Abraham Maslow, Allan
Watts, Arthur Koestler, Viktor Frankl.
Tra i maggiori esponenti nel mondo vi sono Ken Wilber, Charles
Tart, Francis Vaughan, Pierre Weil; in Italia Roberto Assagioli
e oggi Pier Luigi Lattuada, Laura Boggio Gilot, Arturo De
Luca.
La storia
Se non conosci la storia, sarai costretto a riviverla…
La storia dell’umanità
è costellata da sistemi di guarigione che, originati
dai territori della coscienza arcaica degli albori dell’umanità,
hanno attraversato i secoli e i millenni. Si pensi alla tradizione
sciamanica universalmente diffusa sul pianeta a partire dal
paleolitico, o ai templi del sonno dell’epoca ippocratica,
alle medicine tradizionali orientali - la Cinese, la Tibetana,
l’Ayurvedica -, ai sistemi terapeutici dello yoga e
del tantrismo, della tradizione ermetica e alchemica occidentale,
dello gnosticismo, della teosofia e dell'antroposofia.
Fu Leibniz a coniare il termine “Filosofia perenne”
per indicare questo insieme di conoscenze tradizionali che
si ripresentano sotto diversa forma nel corso della storia.
Attualmente, sotto la spinta delle grandi trasformazioni avvenute
nel secolo scorso nel panorama delle conoscenze scientifiche
in seguito alle acquisizioni della fisica moderna, stiamo
vivendo, come ci ricordano gli storici della scienza, un mutamento
di paradigma: al paradigma cartesiano, che ha sostenuto la
scienza positivista per alcuni secoli, sta subentrando il
nuovo paradigma olistico/sistemico, artefice di una nuova
scienza che riapre le porte alla coscienza e alla spiritualità.
Diretta emanazione di questo nuovo paradigma, la visione transpersonale,
che si sta affermando negli ambiti della psicologia e delle
scienze umane, è senz’altro uno dei contributi
più innovativi portato al patrimonio culturale e scientifico
dell’umanità in questi ultimi decenni.
La nuova visione
Intento della visione transpersonale è occuparsi non
solo dei problemi dell'individuo, ma soprattutto delle sue
potenzialità e qualità più elevate.
La visione transpersonale pone l’accento sull’esperienza
interiore ed esplora le quattro frontiere che limitano l’uomo
nella sua visione del mondo: la coscienza, la memoria, l’evoluzione
e la morte.
Padroneggiando i propri stati di coscienza, l’uomo può
riconoscere come i limiti esistano solo nella sua mente e
che la sua coscienza è illimitata, che la sua memoria
può trascendere la filogenesi, che l’evoluzione
non si ferma all’intelletto ma prosegue verso le dimensioni
spirituali, che la morte è un passaggio.
Medicina Olistica
Anticamente l’anelito primordiale dell’essere
umano a comprendere la natura e ad armonizzarsi con essa diede
vita alle prime “religioni della natura”, per
le quali esiste una “unità fondamentale del creato”.
Gli studiosi definirono questo sistema “Sciamanesimo”.
Secondo questa visione del mondo “originaria”,
di ordine estatico, il mondo minerale, vegetale, animale ed
umano, il mondo sottile degli spiriti e delle divinità
esistono uno dentro l’altro e uno per l’altro.
Ai nostri giorni la Medicina Olistica può venire considerata
la depositaria dell'antica "tradizione originaria".
Medicina Olistica, infatti, non è fare di tutto un
po’ come molti ritengono, non è un insieme di
pratiche terapeutiche, bensì un modo di fare medicina.
Esso si esprime attraverso una visione unitaria dell'individuo,
visione che insegna a riconoscere e realizzare il potenziale
creativo, la spinta evolutiva che ogni sintomo, problema o
sofferenza contengono in sé.
Il pensiero scientifico moderno, in
fisica, in biologia e in psicologia, sta avviandosi verso
una visione della realtà che è molto vicina
alla concezione dei mistici e di molte culture tradizionali,
in cui la conoscenza della mente e corpo dell'uomo e la pratica
dell'arte della guarigione sono parti integranti della filosofia
naturale e della disciplina spirituale.
Fritjof Capra
Biotransenergetica
Una nuova disciplina transpersonale
per guarire da dentro e padroneggiare gli stati della coscienza
La biotransenergetica
è una disciplina psico-spirituale di nuova concezione
che si riconosce nell'ambito della Psicologia Transpersonale
e nelle tradizioni dello sciamanesimo afro-brasiliano.
Nasce agli inizi degli anni ’80 grazie ad un incontro
d’amore tra Pier Luigi Lattuada, medico
psicoterapeuta, e Marlene Silveira, psicologa
psicoterapeuta. Da allora, in oltre trentamila ore di lavoro
clinico presso il Centro Om di Milano, il Prof. Lattuada ha
perfezionato il modello teorico e il sistema operativo, fondati
sulla filosofia perenne delle antiche tradizioni spirituali
e sostenuti dalle più recenti acquisizioni della nuova
scienza, della ricerca sugli stati di coscienza e della psicologia
transpersonale.
È stata presentata in oltre sessanta congressi e convegni
in tutto il mondo, in numerose conferenze e pubblicazioni,
oltre che in trasmissioni radiotelevisive su diverse reti
locali e nazionali.
La Biotransenergetica
propone una metodologia fondata sull'esperienza interiore
e l'esplorazione delle dimensioni della coscienza, con l'intento
di realizzare la consapevolezza che si svela oltre i processi
di pensiero della mente ordinaria. Un modello terapeutico
olistico e transpersonale orientato alla realizzazione del
sé, in grado di intervenire con efficacia nei processi
di guarigione.
Cambia il tuo stato
di coscienza e cambierai la tua vita!
Il Corpus
Al nuovo paradigma e alla visione transpersonale la Biotransenergetica
fornisce un modello operativo psico-spirituale ed una metodologia
clinica olistica in grado di intervenire con efficacia nei
processi di guarigione.
Il Corpus della Biotransenergetica comprende infatti un insieme
di “tecnologie del sacro” che consentono di operare
sulle dimensioni più elevate della coscienza dell'individuo,
favorendo l’ampliamento della sua consapevolezza e la
sua realizzazione spirituale.
A queste affianca un modello teorico fondato sulle antiche
tradizioni spirituali e sulle più avanzate teorie sistemiche
e dell’informazione, che fornisce una mappa cognitiva
per comprendere ed integrare l’esperienza interiore
nella navigazione dell’oceano della coscienza.
P
ropone inoltre una metodologia clinica specifica per la risoluzione
dei conflitti emotivi e le dinamiche relazionali, oltre che
pratiche di benessere, di auto-guarigione e di cura efficaci
sul piano fisico come su quello energetico.
Alcune caratteristiche essenziali:
- Ha profonde radici nella tradizione originaria,
per la quale le "forze che reggono il mondo"
sono forze immanenti e trascendenti, appartenenti cioè
sia al mondo della natura che a quello della coscienza.
Forze archetipiche responsabili di ogni dinamica psicologica,
di ogni manifestazione del vivente, dei processi patologici
come dei processi di guarigione.
- Condivide con le antiche medicine tradizionali
e le moderne terapie psicocorporee la concezione del mondo
e degli individui in termini di processi energetici.
- Condivide la visione scientifica dell'emergente
paradigma olistico sistemico, sostenuto dalle più
recenti acquisizioni della fisica quantistica, dalla ricerca
sugli stati di coscienza e dalle antiche tradizioni spirituali
basate sulla meditazione.
- È fondata su un preciso modello
teorico e su una articolata metodologia, consolidata da
un'ampia e approfondita pratica clinica.
I meccanismi d’azione
La Biotransenergetica concepisce l’organismo come una
rete interdipendente di sistemi informazionali - genetico,
immunologico, ormonale, nervoso e cosi via - e opera sull’unità
mente-corpo per favorire i naturali processi di codificazione,
elaborazione e traduzione dell’informazione tanto all’interno
dei diversi sottosistemi dell’individuo quanto tra individui
diversi.
Allo stato attuale delle conoscenze, si può affermare
che il sistema limbico-ipotalamico è da considerarsi
il principale modulatore dell’informazione mente-corpo
mediante i quattro maggiori sistemi di traduzione dell’informazione:
sistema nervoso autonomo, quelli endocrino, immunitario e
neuropeptidico
Lo studio approfondito di questi sistemi di traduzione ha
consentito di seguire quello che viene definito “stimolo
psichicamente significativo” nel suo percorso dalla
mente, attraverso il corpo, fino alle cellule. Possiamo così
integrare la nostra argomentazione iniziale, affermando che
gli atteggiamenti mentali e gli stati emotivi influenzano
direttamente, attraverso i sistemi di trasduzione dell’informazione,
il funzionamento globale del nostro organismo.
Possiamo raggruppare gli atteggiamenti mentali e gli stati
emotivi in un termine più specifico: “Stati di
coscienza”. Arriveremo così a una delle asserzioni
fondanti della Biotransenergetica: gli stati di coscienza
influiscono direttamente sul nostro stato di salute.
Dov'è la novità
Potremmo riflettere a questo punto sugli approcci più
diffusi alla salute e al benessere e chiederci in quale occasione,
in quali ambiti ci si occupi del rapporto tra una malattia
e il relativo stato di coscienza; quale sia la figura professionale
preposta a tale compito, quale sia il livello di educazione
e di disponibilità di un individuo a guardare a se
stesso da questo punto di vista. L’esito delle nostre
riflessioni sarebbe univoco: l’esperienza interiore
e le dimensioni della coscienza sono i grandi dimenticati
dell’odierno approccio alla salute e alla malattia.
Ecco alcuni buoni motivi per esplorare i nuovi orizzonti aperti
da discipline di nuova concezione come la Biotransenergetica,
che possono insegnare a ognuno a padroneggiare i propri stati
di coscienza per autogestire la propria salute.
Gli strumenti
La Biotransenergetica attinge ad un sistema di conoscenze
e di esperienze che vanno dal contatto con le forze elementari
della natura, alla moderna ricerca sugli stati di coscienza;
dallo sviluppo delle potenzialità più genuinamente
umane, proposto dalla psicologia umanistica, all’espressione
degli archetipi dell’inconscio collettivo; dalla ricerca
della visione, al dialogo con le voci interiori, alle pratiche
di respirazione e di lunga vita, alle visualizzazioni creative
proposte dalle più recenti pratiche di ipnosi; dai
canti e dalle danze delle diverse forze naturali, agli spazi
superconsci, all'espressione creativa delle forme e dei colori,
al silenzio della meditazione, alle qualità più
elevate favorite dalle metodiche di psicologia transpersonale;
dalle cerimonie rituali arcaiche, ai viaggi sciamanici, ai
sistemi teorici della visione olistica, ai principi della
fisica moderna quali le “connessioni non locali”
o il “collasso della funzione d’onda”; dagli
esercizi psicofisici reichiani, al lavoro sui chakras e sul
campo aurico, al contatto con la dimensione spirituale.
La metodologia
Il viaggio verso se stessi non può limitarsi al benessere,
ma vuole sfida, potere personale, libertà, onore della
propria natura. È una questione di amore e sofferenza,
di consapevolezza ed errori, di morti e rinascite e infiniti
risvegli.
Focalizzazione dell'intento
Il terapeuta, docente o counselor di Biotransenergetica non
ha progetti per il cliente o allievo, ma focalizza con lui
la direzione lungo la quale procedere. I primi colloqui saranno
pertanto dedicati al chiarimento della domanda del cliente
o dell'allievo.
Chiarimento della domanda
Da una iniziale richiesta generica ("stare meglio",
"guarire", "risolvere un problema", conoscersi,
imparare, ecc.) si procederà, attraverso l'esperienza
interiore, al chiarimento della reale domanda espressa da
un sintomo, da un disagio, da un bisogno.
In base alla reale domanda, si potrà rispondere con
l'insegnamento di pratiche di auto-guarigione, oppure affrontare
la cura dei sintomi psico-fisici fino al compimento di un
percorso evolutivo psico-spirituale.
Il Contenuto
L'esperienza interiore è il contenuto sul quale opera
la Biotransenergetica. Per esperienza interiore intendiamo
l'insieme delle esperienze personali sotto forma di sensazioni,
stati d'animo, emozioni, sentimenti, desideri, bisogni, pensieri,
ricordi, immagini, intuizioni, e delle esperienze transpersonali
sotto forma di percezioni extrasensoriali, esperienze spirituali,
mistiche, estatiche, visioni archetipiche, sogni mitologici,
rivelazioni, insight, aperture del cuore, stati non ordinari
di coscienza, esperienze di pre-morte, ecc.
Intento del terapeuta, docente o counselor di Biotransenergetica,
sarà quello di assistere e insegnare la padronanza,
la trasformazione e la comprensione delle esperienze interiori.
Il Processo
Il terapeuta, docente o counselor di Biotransenergetica, accompagna
il cliente mediante pratiche transpersonali o derivate da
discipline spirituali come meditazioni, canti, danze, esercizi
psicofisici e di respirazione, pratiche sciamaniche, rituali,
visualizzazioni, ecc., lungo un processo che, da un’iniziale
esplorazione del suo mondo interiore di sensazioni, di emozioni
e percezioni senza apparente significato, conduce verso l’indagine
e il graduale affrancamento dalla propria storia personale,
passando attraverso esperienze di radicale trasformazione
e l’accesso alla dimensione transpersonale, luogo delle
qualità spirituali e della "propria natura autentica".
Il Contesto
Il Contesto Transpersonale sta a significare il quadro all’interno
del quale la visione transpersonale legge gli eventi. Una
depressione, ad esempio, mentre per la psicoanalisi potrà
significare una fissazione alla fase orale dello sviluppo
della personalità, per la Biotransenergetica starà
a significare una separazione dalla dimensione sacra dell’esistenza.
L’ansia nei confronti della vita non verrà letta
come un’angoscia di castrazione rimossa, bensì,
ad esempio, come l’emergenza di un archetipo che chiede
di venire riconosciuto e onorato.
Il riconoscimento del contesto transpersonale coincide con
il riconoscimento della vera natura dell’individuo,
la quale è sempre indipendente dalla personalità
e dalla storia biografica e ha a che fare con la "discesa
dello spirito sul piano della realtà materiale",
oppure con l’"emergere nella psiche individuale
di un archetipo dall’inconscio collettivo".
Garanzie
La prima garanzia è la consapevolezza: il passaggio
dal cuore. Il Passaggio dal cuore crea le condizioni per cogliere
il significato spirituale della nostra esistenza, acquisire
autostima e sicurezza di sé, guarirci e guarire, sentirci
liberi dalla vita e dalla morte, responsabili di preservare
il sacro potere della nostra vita e delle forze della natura.
La scienza è una conoscenza
che fornisce garanzie di validità. Ma non si può
chiedere alle discipline che si occupano della coscienza e
dell’esperienza interiore di rispettare i canoni di
misurazione e ripetibilità secondo le leggi di causa-effetto
stabiliti della scienza positivista. Sarebbe come voler misurare
l’amore o voler imprigionare l’aria.
La visione transpersonale propone una scienza qualitativa
e non solo quantitativa, al di là della pretesa di
misurare ciò che non è misurabile; propone inoltre
una scienza che, di fronte a un fenomeno che non rientri nei
suoi parametri, ampli i suoi metodi piuttosto che negare la
validità dei fatti osservati.
La nuova scienza, consapevole che solo una conoscenza rigorosamente
garantita possa consentire l’evoluzione del sapere,
propone una metodologia scientifica che si liberi dai vincoli
inadeguati del meccanicismo positivista, ampliando la sua
giurisdizione, le sue procedure e i suoi strumenti di indagine
considerando l’esperienza interiore e le dimensioni
della coscienza come elementi non più trascurabili.
In Biotransenergetica proponiamo una metodologia che si muova
lungo tre direzioni:
Una garanzia storica: la raccolta dei dati
dell’esperienza e la verifica della loro adesione ai
grandi sistemi di conoscenza tradizionali della “Filosofia
perenne”.
Una garanzia epistemologica: fornita da una
metodologia che, introducendo l’attenzione allo stato
di coscienza del soggetto dell’esperienza, propone la
meditazione come strumento di indagine che consente di accedere
a quella che il fisico David Bohm ha definito “comprensione
di nuovo ordine”; una “percezione immediata fuori
dal tempo”, realizzabile attraverso un modo di osservare
ampio e aperto e un ascolto, vuoto da pienezze emotive, del
“senso sentito” di ciascun evento.
Una garanzia sperimentale, infine, ottenuta
mediante il confronto, come suggerisce Gregory Bateson, delle
informazioni così ottenute con i dati di eventi materici,
inerenti all’argomento studiato, misurabili e verificabili
sperimentalmente.
Ogni terapeuta, docente o counselor
di Biotransenergetica è vincolato al rispetto di un
regolamento e di un codice deontologico specifici, visionabili
dai clienti che ne facciano richiesta.
Alcune frequenti domande
Le spiegazioni non sono mai sprecate… esse preparano
la via alla conoscenza silenziosa.
Don Juan
Cosa
significa la parola Biotransenergetica?
I termini Bio ed Energetica stanno ad indicare una concezione
del vivente dal punto di vista dei suoi processi energetici.
Il termine Transe vuole indicare l’importanza di una
comprensione dinamica dell’organismo per la quale i
concetti di mente e corpo, sistemi, organi e apparati vengono
letti in chiave di modelli ritmici in interazione. In questo
modo la malattia viene concepita come una disarmonia tra le
parti , e la salute come un armonico svolgersi delle interazioni
vitali in ogni distretto del “corpomente”. Il
ristabilimento della salute sarà prima di tutto una
questione di armonizzazione di ritmi e non di lotta al sintomo.
Chi
può trovare beneficio dalla Biotransenergetica?
Chiunque sia disposto a fermarsi, ad ascoltarsi e a riconoscere
di essere il primo responsabile del proprio stato di salute.
Chiunque sia disposto ad esplorare le immense risorse del
proprio organismo e a dedicare un po' del proprio tempo all'educarsi
alla salute.
Quali
patologie si possono curare con la Biotransenergetica?
La Biotransenergetica si occupa di favorire i naturali processi
di auto-rinnovamento e auto-trascendenza dell’organismo.
È indicata pertanto in qualsiasi patologia come catalizzatore
del processo di guarigione, in sinergia con qualsiasi altro
presidio terapeutico. È indicata inoltre come strumento
di prevenzione della malattia, di mantenimento della salute
e di miglioramento del proprio stato psicofisico.
Quanto
dura una terapia Biotransenergetica?
Praticare Biotransenergetica è come intraprendere un
viaggio. A chi chiede quanto duri il viaggio non si può
far altro che rispondere come il gatto ad Alice: “Dipende
da dove vuoi andare”. Dodici incontri sono da ritenersi
il tempo minimo per apprendere ad usare alcune basilari pratiche
di autoguarigione, sette anni è la durata di un Training
di formazione per diventare docenti, sette volte sette anni
potrebbero non bastare per realizzare pienamente noi stessi.
Quali
sono i rapporti della Biotransenergetica con la religione?
Poiché la Biotransenergetica si occupa di ‘realizzazione
delle proprie potenzialità’, essa sconfina inevitabilmente
“là dove gli angeli esitano”, come direbbe
Bateson, dal momento che il processo di evoluzione individuale
porta con sé, come ci ricorda Stanislav Grof, il risveglio
delle qualità spirituali. Tali qualità rendono
l’individuo più umile, tollerante, compassionevole,
paziente, comprensivo, consapevole della sacralità
dell’esistenza e pertanto “religioso” in
senso laico, non ostacolando, ma anzi favorendo ogni eventuale
percorso individuale di fede.
Quali
sono i limiti della Biotransenergetica?
Come tutti gli “strumenti che funzionano”, anche
la Biotransenergetica può essere usata a favore di
noi stessi oppure no, come nella massima: “si possono
portare i cavalli alla fonte, ma non si può costringerli
a bere”. Questo significa che, mentre una reazione biochimica
prodotta da un farmaco può avvenire anche contro la
nostra volontà e venire misurata, la Biotransenergetica
non può agire senza la nostra disponibilità
al cambiamento e i suoi risultati non possono venire valutati
secondo criteri statistici esclusivamente quantitativi.
Percorsi di Biotransenergetica
Compiere un percorso di Biotransenergetica significa intraprendere
un viaggio iniziatico.
Di conseguenza, la Biotransenergetica non è indicata
per chi non voglia assumersi la responsabilità per
la propria condizione di salute, per chi non sia disposto
al cambiamento, ma ricerchi risultati facili e senza impegno,
per chi voglia investire nell’apprendimento di tecniche
immediatamente spendibili o per chi subisca il fascino delle
mode sciamanico-esoteriche.
La Biotransenergetica è
indicata per chiunque sia in viaggio verso la propria natura
più autentica, non abbia fretta, possegga la disponibilità
reale a compiere un cammino interiore di autoguarigione, di
risveglio spirituale e di padronanza dei propri stati di coscienza.
A chi si riconosce in questa
visione, la Biotransenergetica potrà fornire strumenti
che consentano di:
- Agevolare i processi di guarigione, mantenimento
della salute, prevenzione della malattia
- Educarsi alla salute e all'auto-guarigione
- Favorire la risoluzione dei sintomi riconoscendone
il potenziale creativo
- Influenzare l'attività biochimica
dell'organismo padroneggiando i propri atteggiamenti mentali
e stati della coscienza
- Sviluppare l'intelligenza emotiva risolvendo
i conflitti della storia personale
- Valorizzare la propria dimensione spirituale
e realizzare la propria natura più autentica
- Liberare l'espressione creativa dei propri
talenti
Durata, frequenza, costi
Un percorso di realizzazione psico-spirituale attraversa la
vita intera.
Un percorso di Biotransenergetica può essere compiuto
mediante un lavoro individuale o di gruppo
Nel caso del lavoro individuale, cliente e terapeuta concorderanno
una durata minima, al termine della quale si effettuerà
una verifica del cammino compiuto e un rinnovo o meno del
contratto terapeutico.
La durata minima per un percorso di auto-guarigione è
solitamente di dodici incontri, un percorso evolutivo va valutato
in anni.
La frequenza potrà variare da quindicinale a settimanale.
Nel caso del lavoro di gruppo le possibilità sono diverse:
- Seminari introduttivi
- Seminari continuativi
- Gruppi d'incontro a frequenza settimanale
- Settimane di Trasformazione
- Percorsi di Formazione per Counselor Transpersonale
- Percorsi di Formazione per Docente di Biotransenergetica
Terapeuta e cliente concorderanno il percorso più adatto
in base alla domanda.
I costi verranno definiti chiaramente all'inizio del percorso
e potranno venire riconsiderati con il protrarsi del rapporto.
Le assenze ingiustificate o non comunicate con almeno 24 ore
di anticipo verranno addebitate.
Risultati
Premesso che la guarigione da un sintomo è più
facilmente valutabile oggettivamente di un percorso evolutivo
psico-spirituale, e che in Biotransenergetica non si riconosce
la misurazione come strumento di validazione dei risultati,
all'inizio e al termine dei periodi stabiliti il cliente verrà
invitato alla compilazione di una scheda che consentirà
una valutazione qualitativa del percorso compiuto.
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