La
danza amica
di Alessia Scolari
n° 11 - 2005
Tempo fa mi hai chiesto se avevo voglia
di esprimere la mia opinione riguardo la danza perché
forse avrei potuto avere qualcosa da dire. Ho accolto
la proposta, ma non ne ho gioito, perché non
me ne sentivo all’altezza. Ho continuato a farmi
domande, ma niente! Razionalmente non veniva proprio
fuori nulla se non il semplice fatto che forse sono
stata una ballerina, ma ora, sempre razionalmente, non
lo sono più da tanto. Questa era, a mio avviso,
l’unica cosa da dire. Ero già pronta a
riferirti quanto appena menzionato, quando, all’improvviso,
qualcosa si è mosso in modo più profondo
dentro di me, un soffio di vento m’ha spinta indietro
nel tempo invitandomi a prendere posto e ad aprire bene
gli occhi perché avevo vinto un biglietto in
prima fila per lo spettacolo. E come Alice nel Paese
delle Meraviglie, ho assistito sorpresa alle immagini
che sono passate davanti ai miei occhi, ma ora è
con il mio cuore che te le voglio raccontare:
“ …ora ho quattro anni
e mezzo e ho i piedi piatti. Il medico consiglia le
scarpe ortopediche. Nel frattempo zio si accorge che
ho un istintivo richiamo al ballo e un po’ tra
il divertito e l’affascinato suggerisce ai miei
genitori di iscrivermi ad un corso di danza, possibilmente
classica. Sono sufficienti poche lezioni per cestinare
le scarpe ortopediche. I miei archi plantari sembrano
aver vissuto una magica terapia. Io però non
mi accorgo affatto di tutto ciò. Sono solo una
bambina che vuole ballare. Ho aperto la porta di un
mondo nuovo. La danza cresce con me e io cresco con
lei. Diventa la mia amica del cuore, perché sa
ascoltarmi; la mia amica fidata, perché mi conosce
perfettamente; la mia amica segreta, perché con
lei scopro il mio corpo; la mia amica spericolata, perché
mi spinge verso i miei limiti; la mia amica paziente,
perché sa gestire le mie emozioni. È la
mia amica curiosa, vuole farmi conoscere il mondo. E
così balliamo, balliamo, balliamo… balliamo
per tutta l’infanzia e l’adolescenza”.
Ora sono adulta e credo proprio di averla
persa di vista, tanto da non ricordarmi più d’avere
avuto un’amica così speciale e fantastica.
Solo adesso me ne accorgo! Mi sembra di averla ritrovata,
almeno nella mente. Sembra una favola magica quello
che sto vivendo. Ora la sento prendermi gentilmente
la mano. Vuole farmi ripercorrere i binari della vita
di quella bambina dai piedi piatti. Sta cercando di
farmi riabbracciare una parte di me che avevo archiviato
nel dimenticatoio.
La danza
È chiudere gli occhi facendo
un salto all’indietro e ritrovarsi a volteggiare
nell’aria come un’aquila, pur non avendo
le ali.
È un armonico e ritmico calpestare la terra che
può scaldare gioiosamente l’anima sonnecchiante.
È assorbirsi nel proprio silenzio, quando intorno
c’è tanto rumore.
È rispondere al richiamo delle proprie emozioni
che chiedono di uscire.
È un passo a due, offrendosi timidamente all’altro
con cuore ed occhi di bambina.
È il sensuale ondeggiare di un’ energia
sottile che scuote i pensieri impegnati nella loro sofisticata
concentrazione.
È un misterioso battito nel ventre che sollecita
un erotismo che non immaginavi davvero di avere.
È perdere il contatto con la realtà e
riscoprirsi nel più vero e sincero profondo.
È inarcare la schiena e arrendersi al calore
di una coccola improvvisa.
È agitare vorticosamente i fianchi per entrare
nel tunnel del dolce e profondo piacere.
È una sola lacrima che calda scivola sulla guancia
dando voce al cuore congestionato dai sentimenti.
È sciogliere con fatica e sudore il superfluo
per liberare la propria forza.
È un semplice brivido, emozionato ed inatteso,
che scorre lungo la schiena.
È un momento nel momento che attraversa l’anima,
il corpo e la mente e che proprio in un momento è
tuo!
Tutti i diritti riservati
Torna all'
ARCHIVIO ARTICOLI
|